L'iniziativa di raccogliere tutti gli scritti "romani" di Jean Lionnet scaturisce dall'intento di offrire un concreto omaggio a vent'anni dalla scomparsa dell'illustre studioso.
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Il libro testimonia, infatti, la multiforme filigrana che sottende la pluralità degli approcci e degli interessi di ricerca che emergono con rara sapienza dai saggi di Lionnet, raggruppandoli in sei grandi sezioni: la Cappella Pontificia nel Seicento; il mecenatismo musicale delle grandi famiglie (i Borghese e i Chigi); le istituzioni musicali romane; la condizione sociale ed intellettuale del musicista a Roma; la musica come fonte storica; regards croisés tra Italia e Francia. Dalla lettura di questi lavori emerge come Lionnet fosse il miglior conoscitore della musica barocca nella Roma papale.
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