Nello scenario mondiale sempre più segnato dalla globalizzazione, i rapporti tra Stati si giocano molto anche sul piano delle lingue, importante strumento di comunicazione e di penetrazione del soft-power per vecchi e nuovi attori internazionali. Il multipolarismo globale è una babele in cui conta diffondere o difendere il proprio idioma.
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La geopolitica delle lingue si misura così sul piano dell’impatto di una lingua fuori dalle proprie aree di radicamento, costituendo in molti casi un’importante chiave di accesso a disposizione degli Stati per favorire nuove relazioni, scambi economici e culturali, influenza politica. Al tempo stesso, però, le lingue si impongono anche come forti fattori di resistenza alla globalizzazione, vettori per affermazioni identitarie e localistiche che si rafforzano in reazione alle tendenze omogeneizzanti di molte dinamiche globali. La geopolitica delle lingue, insomma, rappresenta un punto di vista originale per riflettere sul mondo contemporaneo e sulle sue rapide e contraddittorie trasformazioni.