Se è vero, come scrive Umberto Galimberti con Nietzsche e Heidegger, che il nichilismo è oggi L'ospite più inquietante nella casa dei giovani, di fronte alla «morte di Dio» e al tramonto dei valori tradizionali, viene da sé la domanda su che cosa possano realmente fare la scuola e la filosofia per le generazioni del futuro.
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Secondo l'autore si può fare molto, a partire dall'abbandono di una modalità di insegnamento nozionistica e astratta e da un cambio radicale di prospettiva, ponendosi dal punto di vista delle esigenze concrete degli alunni, partendo cioè dalla loro soggettività. Solo da questo incontro con il soggetto reale dell'apprendimento - l'individuo singolo con i suoi problemi e le sue domande -potranno rinascere e rivivere in classe le grandi idee dei pensatori di ogni tempo. Ma quali strumenti offrire a adolescenti e studenti per offrire loro un'interpretazione della vita e del mondo? L'autore traccia sei percorsi tematici per il triennio dei licei, articolati in moduli ricorrenti. Partendo dal mito e dalla costruzione identitarìa, attraverso le grandi questioni dell'essere, dell'uomo, della politica e della conoscenza, fino a quelle della praxis e del lavoro, propone un'ampia scelta di testi di autori classici e moderni, attività didattiche strutturate, momenti di sintesi interdisciplinare e di verifica. Un libro per insegnanti, genitori, studenti di filosofia e scienze umane. Un testo pieno di ottimismo, che ricerca e trova nei grandi filosofi risposte convincenti alle domande ormai ineludibili dei giovani.
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UDAEP@Biblioteca Interfacoltà "Ettore Paratore" Polo Bibliotecario di Chieti
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