L'attività narrativa di Gaetano Carlo Chelli ha il suo fulcro nell'Eredità Ferramonti, il primo libro dell'Italia post-unitaria ad affrontare i problemi della metamorfosi di Roma da città a metropoli.
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Osservatore attento, analitico e spietato dei costumi e dei vizi della borghesia, Chelli racconta la storia delle ambizioni sbagliate della famiglia di Gregorio Ferramonti, da fornaio divenuto ricco imprenditore, assediato dai figli e dai parenti per la sua eredità. E una losca vicenda in cui domina il dio-denaro al quale si sacrificano senza scrupoli affetti e sentimenti. Il romanzo si distingue per la qualità dello stile e della struttura narrativa, per l'adozione di una prosa sperimentale che guarda con insistenza al modello verghiano.
I due volumi, tuttavìa, ripropongono per la prima volta l'intera opera narrativa dello scrittore toscano e romano d'adozione, compresa La colpa di Bianca e gli altri romanzi e racconti di recente ritrovati. Quest'ultima produzione completa finalmente l'intero itinerario del Chelli narratore e costituisce altresì un laboratorio aperto verso approfondimenti di tipi e situazioni collaudati nelle prove maggiori, non senza qualche approdo alla dimensione del fantastico.