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Storia e Struttura

L’art. 60 dello Statuto dell’Università, emanato con D.R. n. 425 il 14 marzo 2012, prevedeva la costituzione del “Sistema Bibliotecario di Ateneo” (SBA) per promuovere: 

 

“l’acquisizione, la conservazione e la fruizione del proprio patrimonio librario e documentale, nonché la diffusione dell’informazione anche mediante l’integrazione con il servizio bibliotecario nazionale”. 

 

Lo Statuto indicava che il Sistema fosse costituito dalle:

  • Biblioteche
  • Biblioteca digitale di Ateneo
  • Archivi librari, storici e correnti
  • Fondi librari
  • Centri di documentazione. 
 

In tal modo l’Ateneo poneva fine a un periodo in cui le principali biblioteche “interfacoltà”,

  • a Chieti, quella di area umanistica, intitolata poi allo studioso “Ettore Paratore” e quella Medico-scientifica
  • a Pescara, la biblioteca che raccoglieva il patrimonio librario delle vecchie Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e di Architettura e in parte di Economia e Commercio,

erano guidate da Comitati tecnici, variamente definiti, composti da docenti eletti dai singoli Consigli di Facoltà, integrati dai Direttori delle singole biblioteche. 

 

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo, detto SBA, veniva istituito con D.R. 690 del 29/10/2013; la Commissione di Ateneo per le Biblioteche (CAB) ne diveniva l’organo di gestione e veniva redatto un Regolamento, approvato dal Senato Accademico.  

 

In tal modo si giungeva all’individuazione, sulla base di criteri oggettivi “riferiti alle dimensioni e alle condizioni di funzionamento”, delle tipologie delle strutture bibliotecarie operanti nell’Ateneo. 

Il SBA veniva anche dotato di una quota annua sui fondi di competenza del bilancio universitario attribuita dal Consiglio di Amministrazione per il funzionamento e il potenziamento delle strutture.