Nei casermoni di via Stalihgrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è trovare il tuo nome scritto su una panchina. Attraverso gii occhi di due ragazzine che diventano grandi, Silvia Avallone racconta un'Italia operaia, inedita, dimenticata.
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